Direttive appalti UE: nei bandi il rispetto norme ambientali

L’impresa che ha presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa rischia di essere esclusa dalla gara per mancato rispetto della normativa ambientale. Lo prevedono le nuove direttive appalti Ue 2014/24/Ue e 2014/25/Ue.
Il requisito del rispetto delle norme ambientali può operare sia nella fase di selezione dei concorrenti, sia in quella dei criteri di aggiudicazione. Tra le altre norme “green” delle due direttive, rispettivamente dedicate agli appalti nei settori ordinari e speciali, da recepire entro il 18 aprile 2016, quella che include nel costo dell’appalto anche quelli imputati a esternalità ambientali legate ai prodotti, servizi o lavori nel corso dell’intero ciclo di vita.
Inoltre fanno il loro ingresso nelle direttive i sistemi di gestione ambientale. Tra i requisiti che possono essere chiesti ai partecipanti alle gare quello di presentare certificati rilasciati da organismi indipendenti che attestino il rispetto da parte dell’impresa partecipante alla gara di determinati sistemi o norme di gestione ambientale. Le direttive fanno esplicito riferimento al regolamento Emas (1221/2009/Ce).

Fonte: ReteAmbiente