OHSAS 18001:2007 – Il sistema di gestione sicurezza sul lavoro e la certificazione

La responsabilità sociale va di pari passo con gli interessi del business nel caso della certificazione volontaria per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Nata nel 1999 come specifica, grazie alla pubblicazione a opera della British Standards Institution, la OHSAS (Occupational health and safety assessment specification) 18001 è stata aggiornata più volte nel corso degli anni per affinarne l’applicazione e adeguarla alla crescente sensibilità sul tema. Fino ad arrivare nel 2007 alla qualifica di standard internazionale, grazie anche al maggior allineamento rispetto alle norme ISO 9001:2008 e ISO 14001:2004.

La finalità della norma

La formulazione attuale pone l’accento sui fattori umani come elementi decisivi per identificare i pericoli, valutare i rischi e determinare i controlli, spostando così l’attenzione dalla semplice sicurezza alla gestione e alla progressiva riduzione dei rischi. Accredia (ente italiano di accreditamento) ha calcolato che gli enti italiani certificati hanno raggiunto a febbraio quota 1.085, afferenti a 2.341 siti produttivi.
In molti casi questo standard è stato costruito a integrazione del sistema di gestione ambientale, secondo il principio per cui sicurezza e ambiente possono svilupparsi parallelamente all’interno di un’organizzazione.

L’iter di certificazione

L’iter di certificazione parte con la richiesta dell’azienda interessata, cui fa seguito la definizione del contratto con l’ente certificatore. Si parte con la “verifica preliminare” (stage1), che ha lo scopo di individuare il grado di preparazione dell’organizzazione a sostenere l’iter di certificazione tramite la valutazione della completezza della documentazione e dello stato di avanzamento del sistema di gestione rispetto alla normativa di riferimento. Alla fine della verifica iniziale viene stilato un nuovo rapporto, che elenca tutte le azioni che l’organizzazione deve mettere in atto in vista della verifica di certificazione (stage2).

La decisione in merito alla certificabilità del sistema di gestione spetta al comitato di certificazione. Tra i documenti sottoposti a riesame vi sono i rapporti di audit e i commenti relativi alle non conformità rilevate. In seguito all’approvazione del comitato di certificazione, viene emesso il certificato di conformità allo standard, che dura tre anni.

La validità della certificazione di conformità è subordinata all’esecuzione delle verifiche ispettive periodiche di mantenimento, che vengono eseguite secondo la periodicità (semestrale o annuale) definita in sede contrattuale, in base alle caratteristiche specifiche dell’azienda. Lo scopo è verificare che il sistema di gestione della sicurezza rimanga effettivamente implementato.

Un pieno di vantaggi

La OHSAS 18001 può essere considerata come un investimento, considerate le possibili ricadute positive sia all’interno dell’azienda, che sull’immagine proiettata al mercato. Innanzitutto c’è il tema della conformità alle leggi: molti imprenditori faticano a comprendere tutti gli aspetti delle norme tecniche e così rischiano di incorrere in contestazioni e cause di responsabilità.

Le procedure richieste dalla certificazione riducono il rischio, attestando un comportamento in linea con le leggi vigenti. L’iter di certificazione, inoltre, aiuta a identificare i rischi, definire obiettivi e responsabilità, facilitando così l’opera di prevenzione degli incidenti. Questo significa minore probabilità di incidenti (e quindi risparmi economici) e possibilità di accedere a polizze assicurative più economiche.

Adottare un Sistema di Gestione per la Sicurezza, oltre a monitorare gli aspetti legislativi cogenti, permette di migliorare la gestione della sicurezza in azienda e ha efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni (D.Lgs. 231/2001).

Possibilità di Finanziamento

Sono disponibili presso i vari Enti nazionali, regionali o locali (CCIAA) contributi per l’adozione di Sistemi di Gestione Certificati che permettono alle aziende PMI interessate di ricevere aiuti che, nei casi più interessanti, sono del tipo a fondo perduto con percentuali che oscillano dal 30% al 60% dell’investimento effettuato.