Nuovo sistema “adeguato e integrato” per la gestione dei rifiuti urbani, ritocco della disciplina per i beni in polietiliene e le attività estrattive, nuovi criteri per la futura semplificazione delle terre da scavo.
Sono queste le principali novità in materia di gestione dei rifiuti previste dalla legge di conversione del Dl “Sblocca Italia”, approvato in via definitiva dal Senato il 5 novembre 2014 e ora in attesa di pubblicazione sulla Gu, per l’entrata in vigore.
A partire da tale data, il Governo avrà 90 giorni di tempo per individuare la capacità complessiva nazionale di incenerimento dei rifiuti urbani, da parte impianti in esercizio o autorizzati, e gli impianti di recupero energetico necessari per coprire il fabbisogno residuo (individuati quali “insediamenti strategici di preminente interesse nazionale”). La parallela valutazione impiantistica per quel che riguarda il recupero della frazione organica dovrà essere svolta entro 180 giorni.
Lo “Sblocca Italia” prevede poi il restyling dell’articolo 234 del “Codice ambientale” (beni in polietilene), nuove indicazioni per la (futura) semplificazione gestionale delle terre da scavo, e l’introduzione di nuove deroghe “emergenziali” al divieto di smaltimento extraregionale dei rifiuti non pericolosi.
Fonte: Reteambiente