La Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull’applicazione della direttiva sul rumore ambientale (2002/49/Ce) evidenzia un deficit in termini di attenzione ai costi sociali del rumore causato dal traffico stradale, ferroviario e aereo. Secondo il Comitato delle Regioni (Parere 2012/C 113/08), infatti, dovrebbero essere maggiormente valorizzati i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità secondo i quali il limite per le ore notturne non dovrebbe essere superiore ai 40 dB, e dovrebbero essere intensificati gli sforzi per ridurre il rumore alla sorgente utilizzando le nuove tecnologie, e tenendo conto dei vantaggi associati a tale riduzione come modo per ridurre le spese degli enti locali, per esempio per la collocazione di barriere antirumore. In questa direzione, la direttiva 2000/14/Ce sull’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto, riveste un’importanza fondamentale.