Discarica abusiva: per il reato basta l’omessa vigilanza

La negligenza è sufficiente alla configurabilità del reato di gestione di discarica abusiva previsto dall’articolo 256, comma 3, del Dlgs 152/2006. Secondo la Cassazione infatti (sentenza 23 gennaio 2013, n. 3430) l’affidamento a terzi della gestione operativa della discarica non esonera da responsabilità il proprietario o il legale rappresentante/amministratore della società proprietaria, che è tenuto a vigilare sull’attività svolta soprattutto con riguardo alle dimensioni dell’area interessata ed alla tipologia dei rifiuti che vi vengono scaricati: qualora questi siano infatti estremamente eterogenei, come nel caso di specie, è verosimile che la discarica sia gestita in maniera non corretta. Ricordiamo che la pena prevista per il reato in questione è l’arresto da sei mesi a due anni e l’ammenda da 2600 a 26000 euro. Se la discarica è destinata, anche in parte, allo smaltimento di rifiuti pericolosi, la pena è ancora maggiore (arresto da 1 a 3 anni) e che a seguito della condanna l’area viene confiscata e deve essere bonificata.