Il 27 febbraio scorso, con l’emanazione di 4 Delibere (la 182, la 183, la 184 e la 185), la Giunta dell’Emilia Romagna ha riformato radicalmente il sistema fieristico regionale, accogliendo i principi comunitari contenuti nella “Direttiva Servizi” e i nuovi criteri di riconoscimento della qualifica internazionale, nazionale, regionale e locale delle manifestazioni fieristiche.
In particolare, con la Delibera n. 182, verrà riconosciuta alla manifestazione fieristica la qualifica di “internazionale” quando nell’ultima edizione verrà certificata, da parte di Organismi accreditati da ACCREDIA, una partecipazione di almeno il 10% di espositori provenienti dall’estero rispetto al numero totale di espositori, diretti ed indiretti; ovvero almeno il 5% rispetto al numero complessivo delle visite o dei visitatori (sia generici che professionali) provenienti dall’estero.
Più stringenti i criteri in caso di auto rilevazione del dato o di certificazione effettuata da un Organismo non riconosciuto da ACCREDIA o da Organismo europeo equivalente. In questo caso, la qualifica “internazionale” alla manifestazione fieristica, già definita “nazionale”, verrà riconosciuta quando nell’ultima edizione si sarà registrata una partecipazione di almeno il 15% di espositori provenienti dall’estero, rispetto al numero totale di espositori diretti ed indiretti; ovvero almeno l’8% rispetto al numero complessivo delle visite o dei visitatori (sia generici che professionali) provenienti dall’estero.
L’accreditamento per la certificazione volontaria dei dati fieristici secondo la norma ISO 25639-2:2008 è gestito da ACCREDIA dal 2013 in conformità al Protocollo approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nell’ambito del progetto di valorizzazione del sistema fieristico italiano.
La certificazione ha per oggetto i dati della manifestazione fieristica che rilevano e documentano parametri come il numero dei visitatori, degli espositori, l’estensione delle superfici espositive, il numero di convegni organizzati, ecc., anche al fine di inserirli nelle statistiche europee e ottenere per la manifestazione la qualifica di “fiera internazionale”.
L’Italia è il primo Paese al mondo a richiedere l’accreditamento degli Organismi che certificano i dati delle manifestazioni fieristiche.
Fonte: Accredia