Istituti di vigilanza

E’ stata firmata il 9 marzo scorso la convenzione tra ACCREDIA e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno per delegare all’Ente la qualificazione degli Organismi che certificano gli istituti e i servizi di vigilanza privata ai sensi del D.M. n. 115 del 4 giugno 2014.
La certificazione, in particolare, riguarda i servizi di vigilanza ispettiva, fissa, antirapina e antitaccheggio, di telesorveglianza, di intervento, di custodia valori, di trasporto valori, di trattamento denaro e beni assimilabili, nei quali operano circa 900 istituti in base alle normative UNI 11068:2005 e UNI CEI EN 50518:2014 relative alle centrali operative e di telesorveglianza, UNI 10891:2000 per gli istituti di vigilanza privata e UNI 10459:2015 riguardante i professionisti della security.

Gli Organismi dovranno quindi essere accreditati in conformità ai seguenti standard internazionali in funzione dell’attività di certificazione effettuata:
* UNI CEI EN ISO/IEC 17065 (prodotto) per la certificazione degli istituti di vigilanza e dei relativi servizi ai sensi della norma UNI 10891;
* UNI CEI EN ISO/IEC 17065 (prodotto) per la certificazione delle centrali operative e di telesorveglianza ai sensi della norma UNI CEI EN 50518 “Centro di monitoraggio e di ricezione di allarme” (che ha sostituito la UNI 11068 “Centrali di telesorveglianza”);
* UNI CEI EN ISO/IEC 17024 (personale) per la certificazione dei professionisti della security ai sensi della UNI 10459 “Funzioni e profilo del professionista della security aziendale”;
e sulla base del Disciplinare del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza del 24 febbraio 2015 – previsto dall’art. 6 del D.M. n. 115 del 2014.

Gli istituti di vigilanza dovranno, alla fine di un periodo transitorio, ricorrere alla certificazione, per svolgere la propria attività.

Fonte: Accredia