Materiali riciclati: marchio ReMade in Italy

Il Comitato Settoriale di Accreditamento Ambiente di ACCREDIA del 17 settembre scorso ha deliberato l’accreditamento del primo Organismo di Certificazione di Prodotto per lo schema di certificazione proprietario “ReMade in Italy” (di competenza degli Organismi di certificazione di prodotto).
La certificazione a marchio “ReMade in Italy” attesta il contenuto di materiale riciclato impiegato dall’impresa per la realizzazione – che deve avvenire in Italia – dei propri prodotti, e la tracciablità della produzione stessa all’interno della filiera di produzione “Remade in Italy”, partendo dalla verifica dell’origine delle materie prime in ingresso, fino all’uscita dei prodotti certificati. Nello specifico, il contenuto di materiale riciclato deve rappresentare almeno il 10% del peso complessivo del prodotto certificato (materiale, semilavorato o prodotto finito).
Le verifiche ispettive hanno come oggetto principale l’adeguatezza ed efficacia del sistema di rintracciabilità interno che l’impresa deve dimostrare di aver implementato a supporto delle dichiarazioni relative al contenuto di materiale riciclato dei propri prodotti.
In dettaglio, la certificazione può riguardare prodotti finiti su cui è apposta la dicitura “Made in Italy”, o materiali semilavorati il cui processo produttivo prevalente – o almeno l’ultima fase della lavorazione che ne abbia modificato le caratteristiche fisiche, dimensionali, prestazionali o di contenuto – sia avvenuto in Italia. Non rientrano in questa categoria quei materiali/semilavorati imballati in Italia o riempiti in Italia in cui l’ultima fase di lavorazione significativa sia avvenuta all’estero.
E’ prevista l’assegnazione al prodotto certificato di una classe di appartenenza sulla base della quantità di materiale/i riciclato/i rispetto al peso complessivo del prodotto (classi A+, A, B, ecc.).
Gli Organismi di certificazione che intendano rilasciare tali certificazioni devono richiedere l’accreditamento a fronte della norma UNI CEI EN ISO/IEC 17065 (ovvero l’estensione dell’accreditamento a fronte della norma UNI CEI 45011) per lo specifico schema di certificazione.

Fonte: Accredia