Come noto, il D.Lgs. 231/01 può essere suddiviso in due tipologie di applicazione ed impatto:
- estensione delle responsabilità delle persone giuridiche (anche non riconosciute).
- Previsione delle modalità per esimersi dalle responsabilità introdotte.
Prima del D.Lgs.231/2001 una persona giuridica NON poteva essere imputata per la commissione di reati (principio “societas delinquere non potest”) e quindi in caso di commissione di reati si perseguiva il solo autore (es. titolare dell’impresa, amministratore, ecc.). Il decreto in oggetto ha permesso di superare tale concezione e, per i reati previsti, oltre all’autore materiale del reato si persegue anche la società come se fosse una persona fisica.
Quali sono I reati interessati?
Inizialmente il decreto è nato per la prevenzione dei reati di tipo societario connessi ai rapporti con la Pubblica Amministrazione (false comunicazioni sociali, malversazione ai danni dello Stato, aggiotaggio, ecc.). Successivamente, dato il forte impatto di questa norma, sono stati ad essa collegati una serie di reati aggiuntivi, in continuo aggiornamento. Di seguito i principali; nella prima parte – In corsivo – vengono indicati gli ultimi reati aggiunti nel 2016, alla data in cui viene scritto il presente articolo.
- Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento (Art. 25-bis, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dal D.L. n. 350/2001, convertito con modificazioni dalla L. n. 409/2001; modificato dalla L. n. 99/2009; modificato dal D.Lgs. 125/2016]
- Delitti informatici e trattamento illecito di dati (Art. 24-bis, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 48/2008; modificato dal D.Lgs. n. 7 e 8/2016]
- Delitti di criminalità organizzata (Art. 24-ter, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 94/2009 e modificato dalla L. 69/2015]
- Reati ambientali (Art. 25-undecies, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dal D.Lgs. n. 121/2011, modificato dalla L. n. 68/2015]
- Reati societari Art. 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dal D.Lgs. n. 61/2002, modificato dalla L. n. 190/2012 e dalla L. 69/2015]
- Concussione, induzione indebita a dare o promettere altra utilità e corruzione (Art. 25, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo modificato dalla L. n. 190/2012]
- Delitti contro l’industria e il commercio (Art. 25-bis.1, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 99/2009]
- Reati con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico previsti dal codice penale e dalle leggi speciali (Art. 25-quater, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 7/2003]
- Pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (Art. 583-bis c.p.) (Art. 25-quater.1, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 7/2006]
- Delitti contro la personalità individuale (Art. 25-quinquies, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 228/2003]
- Reati di abuso di mercato (Art. 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 62/2005]
- Reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro (Art. 25-septies, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 123/2007]
- Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonchè autoriciclaggio (Art. 25-octies, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dal D. Lgs. n. 231/2007; modificato dalla L. n. 186/2014]
- Delitti in materia di violazione del diritto d’autore (Art. 25-novies, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 99/2009]
- Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria (Art. 25-decies, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dalla L. n. 116/2009]
- Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (Art. 25-duodecies, D.Lgs. n. 231/2001) [articolo aggiunto dal D.Lgs. n. 109/2012]
- Responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato (Art. 12, L. n. 9/2013) [Costituiscono presupposto per gli enti che operano nell´ambito della filiera degli oli vergini di oliva]
- Reati transnazionali (L. n. 146/2006) [Costituiscono presupposto per la responsabilità amministrativa degli enti i seguenti reati se commessi in modalità transnazionale]
- Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato o di un ente pubblico o per il conseguimento di erogazioni pubbliche e frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico (Art. 24, D.Lgs. n. 231/2001)
Quali sono le sanzioni?
Una persona giuridica non può, ovviamente, subire condanne detentive. Tuttavia sono previste sanzioni di tipo pecuniario (da circa 25mila euro a circa 1,5 milioni di euro) e di tipo interdittivo (dalla preclusione di partecipazione a gare d’appalto fino alla sospensione dell’attività). Restano applicabili anche le sanzioni in capo all’autore materiale del reato.
Come evitare le sanzioni in capo alla persona giuridica?
Il decreto 231/2001 prevede la possibilità di evitare le “nuove” responsabilità attraverso l’adozione di alcune misure:
- adozione di un Modello Organizzativo di gestione per la prevenzione dei reati (simile ad un sistema di gestione per la sicurezza, ma rivolto alla prevenzione di tutti i reati coinvolti);
- creazione di un Organismo di Vigilanza interno che svolga attività efficace di controllo sul rispetto delle procedure di lavoro elaborate al fine di prevenire i reati interessati;
- predisposizione di tutti i documenti di supporto, finalizzati alla dimostrazione della reale efficacia del sistema creato.
Chi decide se il modello creato in azienda risulta efficace?
La valutazione del sistema di prevenzione dei reati viene fatta dall’autorità giudiziaria in sede processuale. Per questo motivo, il modello predisposto può essere costruito sulla base delle esigenze aziendali purché garantisca la massima efficacia del sistema di prevenzione.