Nuova Sabatini 2023: tutte le novità

La Legge di Bilancio 2023 ha confermato e prorogato la Nuova Sabatini ossia l’agevolazione sostenuta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy – MIMIT (ex MISE) che incentiva gli investimenti in beni materiali e immateriali strumentali all’attività d’impresa.

Il Governo italiano ha infatti  stanziato 150 milioni di euro, da elargire da quest’anno fino al 2026 (30 milioni per il 2023 e 40 milioni per i successivi tre anni), con l’obiettivo di stimolare la competitività dell’apparato produttivo delle piccole e medie imprese italiane, rendendo più facile e meno dispendioso il finanziamento per acquistare, o acquisire con leasing, beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo.

Il rifinanziamento della Nuova Sabatini nel 2023 rappresenta ad oggi uno dei principali motori di innovazione e crescita del sistema produttivo italiano.  

Con la Circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823 sono state introdotte importanti novità che si applicano a tutte le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023, di seguito le principali:

  • Nuove modalità di compilazione della domanda: l’impresa dovrà generare dalla piattaforma ministeriale il modulo di domanda che conterrà al suo interno il Codice Unico di Progetto – CUP associato all’istanza in questione da riportare nelle fatture elettroniche (nello specifico, le fatture elettroniche, sia di acconto che di saldo, riguardanti i beni per i quali sono state ottenute le agevolazioni, devono riportare nell’apposito campo il “Codice Unico di Progetto – CUP”, reso disponibile in sede di perfezionamento della domanda di accesso al contributo, unitamente al riferimento alla norma istitutiva dell’intervento “art. 2, c. 4, D.L. n. 69/2013” da riportare in maniera separata nelle medesime fatture).

 

  • Investimenti green: la Nuova Sabatini mira, ricordiamo, ad agevolare gli investimenti delle PMI attraverso la concessione di un contributoil cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari a:
  • 2,75% per gli investimenti in beni strumentali
  • 3,575% per gli investimenti 4.0

Con la nuova riforma anche gli investimenti green potranno godere della stessa maggiorazione dell’incentivo fino ad oggi riservata ai soli beni 4.0 purché l’azienda sia in possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di prodotto. Spetta dunque all’azienda l’onere di dimostrare l’aspetto “green” dei beni

  • Superamento del plafond: il conteggio del plafond sarà effettuato con riferimento all’importo complessivo dei finanziamenti già ammessi alle agevolazioni riferiti all’impresa beneficiaria, per i quali non siano ancora scaduti i termini di durata. In altre parole, una volta terminato l’utilizzo del finanziamento, il plafond a disposizione delle imprese si “ricaricherà”.

 

  • Possibilità di versare un acconto: le imprese avranno la possibilità di versare un acconto al fornitore (che dovrà essere oggetto di fattura) per bloccare il bene. In caso di leasing finanziario, inoltre, l’impresa locataria deve esercitare anticipatamente, al momento della stipula del contratto, l’opzione di acquisto prevista dal contratto medesimo, i cui effetti decorrono dal termine della locazione finanziaria, fermo restando l’adempimento di tutte le obbligazioni contrattuali.
  • Proroga del termine di ultimazione degli investimenti: limitatamente alle iniziative con contratto di finanziamento stipulato dal 1° gennaio 2022 al 30 giugno 2023, il termine di dodici mesi per l’ultimazione degli investimenti è prorogato per ulteriori 6 mesi.

    Per le suddette iniziative, è conseguentemente prorogato di 6 mesi anche il termine per la trasmissione della richiesta di erogazione, da effettuarsi entro 120 giorni dal termine ultimo previsto per la conclusione dell’investimento.

A cura di: Dott.ssa Alessandra Gervasi