Privacy, 3 milioni 800 mila euro di sanzioni per violazioni nel 2012

Cinquecentosettantotto violazioni amministrative contestate, 56 violazioni segnalate all’autorità giudiziaria, sanzioni amministrative riscosse per circa 3 milioni 800 mila euro.

Sono alcuni dei numeri dell’attività svolta nel 2012 dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, condensati nella Relazione annuale (11 giugno 2013).

Una parte consistente delle violazioni amministrative ha riguardato il mancato rispetto delle norme in materia di telemarketing, la conservazione eccessiva dei dati di traffico telefonico e telematico, la mancata adozione di misure di sicurezza, l’omessa o mancata notificazione al Garante, l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.  

Sempre nel 2012 sono stati adottati oltre 460 provvedimenti collegiali. L’Autorità ha fornito riscontro a 4.183 tra quesiti, reclami e segnalazioni con riferimento a telefonia, credito, centrali rischi, videosorveglianza, rapporti di lavoro, giornalismo.

Sono stati decisi 233 ricorsi, inerenti soprattutto banche e società finanziarie, datori di lavoro pubblici e privati, attività di marketing, compagnie di assicurazione, operatori telefonici e telematici.

Sono state effettuate 395 ispezioni, che hanno riguardato diversi settori: il telemarketing, l’uso dei sistemi di localizzazione (gps) nell’ambito del rapporto di lavoro, i nuovi strumenti di pagamento gestiti dalle compagnie telefoniche (mobile payment), il credito al consumo e le «centrali rischi», le banche dati del fisco, l’attività di profilazione dei clienti da parte delle aziende. Aumentata rispetto al 2011 l’attività di relazione con il pubblico: si è dato riscontro a circa 35mila quesiti, riguardanti, in particolare, le problematiche legate al telemarketing, al web, alla pubblicazione di documenti da parte della P.a., alla videosorveglianza, al rapporto di lavoro.

Nella Relazione sul sedicesimo anno di attività, l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, composta da Antonello Soro, Augusta Iannini, Giovanna Bianchi Clerici e Licia Califano, traccia il bilancio del lavoro svolto con tutta una serie di interventi inerenti la trasparenza della P.a. on line e le garanzie da assicurare ai cittadini; il fisco e la tutela delle riservatezza dei contribuenti; i social network e i problemi posti dal cyberbullismo; gli smartphone, i tablet e i sistemi di «cloud computing»; la tutela dei minori nel mondo dell’informazione; il telemarketing invasivo; i diritti dei consumatori; il rapporto di lavoro; le semplificazioni per le imprese; la sanità elettronica; il mondo della scuola; la propaganda elettorale; le intercettazioni; i dati di traffico telefonico e telematico; l’uso dei dati biometrici; la ricerca medico-scientifica.

Grande attenzione è stata dedicata al mondo della rete web: tra l’altro, il Garante ha adottato Linee guida per il corretto trattamento dei dati per blog, forum, social network e siti che si occupano di salute; ha aperto un procedimento nei confronti di Google per la gestione opaca relativa alle nuove regole privacy adottate; ha avviato e concluso una consultazione per regolare l’uso dei cookie da parte dei siti visitati dagli utenti; è intervenuto per garantire maggiore trasparenza agli utenti dei servizi di messaggistica, anche vocale. Ulteriormente rafforzato anche il diritto delle persone interessate a vedere aggiornati gli archivi giornalistici on line.

Per una consultazione dettagliata leggete la Relazione annuale del Garante nel sito http://www.garanteprivacy.it