Se vi sono indizi che anche solo alcuno dei beni aziendali sia utilizzato per la consumazione del reato, l’intera azienda può essere oggetto di sequestro preventivo ex Dlgs 231/2001 (responsabilità amministrativa delle imprese per fatto di dipendenti e collaboratori) .
La Cassazione nella sentenza 24 aprile, n. 18603 ha ribadito un suo ordinamento consolidato in materia riformando la decisione del merito che aveva erroneamente ritenuto che il sequestro fosse volto a inibire un’attività imprenditoriale, essendo la misura cautelare in parola riferibile solo ai “beni”.
Per il Supremo Collegio invece, rimanendo la non sequestrabilità delle società commerciali in quanto tali, il provvedimento cautelare era volto a imporre un vincolo reale sulla azienda, cioè sui beni che l’imprenditore destina all’impresa. E se ci sono indizi che anche soltanto taluno di questi beni aziendali, per la sua collocazione strumentale, sia utilizzato per la consumazione del reato (rapporto di pertinenzialità rispetto al reato), oggetto di sequestro può essere l’intera azienda.