Rottami di rame: in arrivo i nuovi criteri Ue “end of waste”

Il 7 gennaio scorso la Commissione Europea ha presentato al Consiglio e trasmesso al Parlamento europeo la “proposta di regolamento del Consiglio, recante i criteri che determinano quando i rottami di rame cessano di essere considerati rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del  Parlamento europeo e del Consiglio”.
Tale bozza di regolamento scaturisce dall’art. 6, par. 2 della sopracitata direttiva sui rifiuti, in base al quale la Commissione doveva fissare i criteri che taluni rifiuti devono soddisfare affinché cessino di essere tali quando siano sottoposti a un’operazione di recupero.
Lo schema di regolamento messo a punto dalla Commissione è ora al vaglio di Parlamento e Consiglio europeo.

Le prescrizioni riguardano i rifiuti utilizzabili nell’operazione di recupero, la tipologia di trattamento, i requisiti dei rottami ottenuti dall’operazione recupero e gli adempimenti del “produttore” (dichiarazione di conformità e sistema di gestione). Il limite previsto dallo schema di regolamento alla presenza di materiali estranei nei rottami di rame ottenuti dall’operazione di recupero, ritenuto “sicuro” dal punto di vista ambientale, è stato tenuto fermo al 2% dalla Commissione nonostante le preoccupazioni esternate da alcuni Stati membri, che ritenevano il limite troppo rigoroso.

Si ricorda che l’Ue ha già approvato due regolamenti “end of waste” con riferimento ai rottami ferrosi (333/2011/Ue) e ai rottami di vetro (1179/2012/Ue).