Scarico acque albergo: legittima assimilazione a “domestiche”

Ai fini della disciplina semplificata degli scarichi (Dpr 227/2011) le acque provenienti da attività alberghiera e di ristorazione sono “assimilate” a quelle domestiche.
Il Consiglio di Stato (sentenza 16 aprile 2014, n. 1936) ribalta la sentenza del Tar che aveva annullato un’autorizzazione allo scarico di acque “assimilate alle domestiche” concessa a un albergo, su richiesta del proprietario del fondo confinante. Quest’ultimo contestava la mancata autocertificazione sulla qualifica dell’impresa (articolo 1, Dpr 227/2011), indispensabile per l’applicazione della disciplina semplificata e l’assimilazione dello scarico ai “domestici”.
Per i Giudici del Consiglio di Stato invece era pacifico che l’attività svolta dall’impresa era di albergo e ristorante tanto che non ne è stata contestata la natura (irrilevante a questo punto la mancata autocertificazione) e quindi lo scarico delle acque oggetto dell’autorizzazione impugnata è relativo ad acque “assimilate” alle domestiche sia ai sensi del Dpr 227/2011 sia ai sensi del Piano regionale delle acque del Veneto, luogo dove si trova l’attività (delibera Consiglio regionale 107/2009).

Fonte: ReteAmbiente