Scarico acque reflue, necessari sistemi di controlli

Ogni attività produttiva dovrebbe dotarsi di un sistema di controllo per prevenire l’accidentale sversamento di reflui nelle acque superficiali. In caso contrario non può dirsi osservato il dovere di diligenza imposto dalla legge.

Il destinatario della norma deve scegliere i mezzi più idonei per conseguire il risultato di conformità dei reflui alla previsione normativa, tra i quali rientrano senz’altro l’aver approntato un sistema di allarme per la segnalazione dei guasti alla pompa all’interno della vasca di raccolta, il monitoraggio del funzionamento dell’impianto di trattamento dei reflui, il controllo della qualità degli scarichi, attività che devono tutte essere svolte con continuità. La Cassazione (sentenza 7 marzo 2012, n. 8932) ha confermato la condanna del delegato ambientale di un’impresa dalla quale erano fuoriuscite acque industriali con concentrazioni di rame e piombo superiori ai limiti consentiti dall’autorizzazione e quindi in violazione dell’articolo 137, Dlgs 152/2006.